La mostra documenta con opere, libri, riviste, articoli di giornale, cataloghi, fotografie e lettere uno spaccato del percorso artistico di Griselli in cui si avvicinò alle avanguardie del Novecento, divenendoper alcuni aspetti, interprete di spicco soprattutto durante il perido di permanenza in Russia.
Con opere e documenti la mostra dà finalmente il via alla riscoperta di un artista fin troppo ritenuto marginale e appiattito alla statuaria italiana di regime. La storia poco conosciuta di Griselli parte dal 1912 quando si avvicina al futurismo, passando dalla Russia e diventando interprete di prim'ordine del cubo-futurismo in scultura. E ancora in Germania con l'astrattismo, fino al ritorno in Italia portando con sè la ventata decorativa che stava nascendo a Parigi, da cui passò prima del rientro in patria.