Mario Nigro

Pistoia 1917, Livorno 1992.
Si laurea in chimica nel 1941 e in farmacia nel 1947. Lavora come assistente all’Università di Pisa e successivamente alla farmacia dell’Ospedale di Livorno, senza mai perdere la passione per la pittura.
Nel 1945 con altri artisti livornesi fonda il “Gruppo Artistico Moderno”. Dalla pittura astratta, aderisce nel 1949 al “Movimento Arte Concreta”, di cui Dorfles,Monnet, Munari, Soldati, furono i primi rappresentanti.
Una riflessione sul ritmo, che ricorre in molte opere degli inizi degli anni ’50, lo porta a sviluppare un percorso che si concretizza nei suoi più conosciuti lavori sullo “Spazio totale” a cui giunge anche grazie la sua cultura musicale (suona il pianoforte e il violino). In queste opere l’artista agisce sulle differenze fra percezione e espressione, accentuandone l’interazione attraverso schemi prospettici e griglie cromatiche che evidenziano ansie e disagi vissuti. Nel 1959 l’artista lascia Livorno per stabilirsi definitivamente a Milano dedicandosi esclusivamente all’arte.
A metà anni ’60 giungono i primi lavori sul “Tempo totale” in cui l’artista sostiene di aver eliminato lo spazio: “passo da un elemento puramente costruttivo a un elemento psicologico […] una ricerca estetica come struttura intima dell’uomo”, come disse a Carla Lonzi in una intervista del 1969.
Le esperienze sullo spazio e sul tempo sono le più conosciute. Non meno significative sono le continue ricerche per nuovi approdi o per placere momentanee pulsioni, dalle esperienze di Op Art (Composizioni vibratili) allo sviluppo di temi specifici seguendo quasi sempre una linea di pensiero minimalista e concettuale. Fra i vari studi realizzati: “strutture fisse con licenza cromatica”,  “Terremoti”, “Orme”.

Via della Madonna 35/a  
56040  Montescudaio (Pisa)
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