La mostra del fotografo senegalese Ousmane Ndiaye Dago, nel riportare alla mente il senso apparente del rito tribale, evidenzia il fluire disordinato delle pulsioni e la stratificazione ragionata e mutabile delle violenze storiche. Le donne di Dago, ricoperte di terra come a segnare profonde ferite, rappresentano la ferocia dell’uomo. La mescolanza dei colori degli sfondi rappresentano una sorta di liberazione. Dago crea la sua verità invitandoci a riflettere.