Bruno Cini

Rivoli (TO) 1939 – Montelupo Fiorentino (FI) 2007.
La formazione di Cini è prettamente artigianale anche se i suoi lavori vanno oltre la produzione ceramica tradizionale, raggiungendo livelli formali e tecnici che sono frutto di una approfondita ricerca storica, antropologica e dell’uso dei materiali che contraddistinguono la sua produzione da molti altri ceramisti più legati alla maiolica.
Il rapporto con la ceramica inizia nella fabbrica “Terracotte Artistiche di Dante Milani” a Montopoli Valdarno, per proseguire nel 1955 alle “Ceramiche Artistiche F.lli Fanciullacci di Montelupo come torniante, dove rimarrà per circa trentacinque anni.  Nel 1992 costituisce una piccola azienda iniziando a sviluppare anche un proprio percorso artistico. Si ispira alle scoperte archeologiche, peraltro ben rappresentate anche al Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino, con originali interpretazioni che non cedono alla tentazione di riprodurre vasellame o quant’altro visto al museo o sui libri.
Alle sue opere, rigorosamente eseguite al tornio, imprime visioni molto personali che non sono soltanto rappresentazione oggettiva, ma trasmissione di una spiritualità insita nel rito, nell’uso di quegli oggetti che escono dal tornio morfologicamente diversi dal modello, che appaiono in simbiosi con chi li usa o riflettono l’immagine di chi li possiede.

Via della Madonna 35/a  
56040  Montescudaio (Pisa)
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