Livorno 1965.
Architetto e fotografo, studia e progetta le sue immagini come per realizzare un progetto grafico.
Parte dal ricordo , da un sentimento per ciò che il tempo ha consumato nelle persone e sulle cose, ridando vita in un’altra dimensione o con un’altra visione. Lavora con il mosso, con tecniche scenografiche, con sequenze che narrano storie fantastiche o ricordi amari.
L’artista gioca con l’immagine elaborando avvincenti sequenze artificiali che non sono visioni oniriche, ma feedback di un’attualità piena di limiti e debolezze.